Regia: Gaby Dellal

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USA 2015

“Se un giorno venisse da me con la barba folta e mi dicesse: “Mamma mi sono sbagliato?”

3 Generations – Una famiglia quasi perfetta è il nuovo film arrivato nelle sale italiane il 24 novembre 2016. Con la regia di Gaby Dellal, verrà affrontata la tematica del cambiamento di sesso attraverso la storia di Ray/Ramona (ruolo interpretato da Elle Fanning), a tutti gli effetti un ragazzo intrappolato in un corpo di donna, e della sua famiglia: madre (Naomi Watts), nonna ( l’attrice premio Oscar Susan Sarandon) e compagna di quest’ultima (Linda Emond).

Ray viene subito presentato al maschile sin dalla prima scena, in cui vedremo l’intera famiglia durante una seduta dal medico con l’intento di ascoltare e capire i cambiamenti comportati dall’assunzione del testosterone da parte dell’adolescente. La tensione è nell’aria e ci accompagnerà per tutta la visione. Ray ha sedici anni e per poter intraprendere questo percorso avrà bisogno dell’autorizzazione di entrambi i genitori: di Maggie, la mamma, ma anche del padre di cui si avranno le prime anticipazioni sin dai primi minuti del film. La nonna e la sua compagna avranno il ruolo principale di rianimare la situazione, in molti casi andanti verso il drammatico profondo. L’ironia talvolta crudele di Dolly, la nonna, ci farà sorridere di situazioni tutt’altro che allegre.

 “Quand’ero piccolo mia madre voleva che diventassi una principessa.”

 

Uno scontro generazionale ma, cosa ancor più importante, un argomento di grande rilievo. Tre attrici eccezionali e un montaggio perfetto contornano una vicenda ben costruita a partire dalla sceneggiatura di Nikole Beckwith. Le riprese in soggettiva ci trasporteranno anche in un percorso quasi psicologico dei personaggi.

Che dire, questo film potrebbe avere tutti i giusto fattori per una buona riuscita. I pensieri saranno contrastanti, la trama è molto forte e potrebbe far variare il giudizio in base alle idee personali. Non posso fare a meno di esprimere un pensiero più che soggettivo, quindi. A mio avviso, la pellicola merita senz’altro la visione, ma qualcosa potrebbe turbarvi. Alcune riprese richiamano senz’altro la confusione della vicenda, anche se si tratta ovviamente di una scelta registica, a volte anche rischiosa. La fotografia è molto curata e le location sono splendide. Vi invito quindi a vederlo e ad esprimere un vostro giudizio.

Sarah Corsi

Inva S.C