In attesa dell’esposizione dei loro lavori il 18 luglio in via Piccinini, 9, conosciamo più da vicino gli artisti che faranno parte del progetto “Piano Aria“, il festival della contaminazione nello spazio aperto.

Protagonista di oggi è Plebe (@p_l_e_b_e), un artista anconetano che ha fatto dell’arte una vera e propria ragione di vita. Accostando gli studi di fumetto all’Accademia di Belle Arti di Bologna  alla sperimentazione musicale e, a partire dal 2019, anche alla pittura, Plebe definisce “caotico” il suo modo di fare arte.


“La mia arte è caotica perché non si vuole dare limiti, sia nell’utilizzo dei materiali e delle tecniche, sia nelle modalità; è un’arte senza regole, che si propone di rappresentare il caos dell’Universo in tutte le sue sfaccettature, sia nel particolare, che nel macroscopico”.

L’iniziativa “Piano Aria” in cui è stato coinvolto permetterà agli spettatori di entrare in questo caos e di trarne l’essenza.

“Partecipare al progetto dà la possibilità alla mia arte di attecchire su un terreno fertile e rappresenta per me un’ottima occasione per esibirmi in un live painting. Il valore aggiunto è nella possibilità di conoscere altri artisti e di stare in un ambiente prolifico da questo punto di vista, anche a livello di pubblico”.

E l’essenza del progetto si collega perfettamente a un lavoro a cui l’artista è molto legato, che mette insieme elementi simili, ma mai identici.

“Si tratta di un’opera che rappresenta l’Universo: è di un blu siderale con varie circonvoluzioni cosmiche fatte con diverse tecniche, alcune al tratto, altre con action painting. Devo dire che sono riuscito, con grande soddisfazione, a riprodurre il caos entropico dell’Universo con forme che si ripetono, ma non sono mai identiche a sé stesse, seppur con tante similitudini”.

Non perdete l’opportunità di vedere da vicino i lavori di @p_l_e_b_e: l’appuntamento con “Piano Aria“, l’iniziativa promossa da @panevino_creativehub, è il 18 luglio.

Chiara Pirani