Due sono stati i temi principali della cerimonia di chiusura dell’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: da un lato la solidarietà verso i colleghi autori e attori, protagonisti dello sciopero che da settimane è al centro del panorama mediatico mondiale, e dall’altro quella verso i migranti – di ogni parte del mondo –.
A partire da Io, capitano di Matteo Garrone, che si porta a casa il Premio Marcello Mastroianni a Seydou Sarr, giovane attore protagonista, e il Leone d’Argento alla regia, la storia, dai toni fiabeschi a cui l’autore ci ha abituati, di Mamadou e Seydou che dal Senegal attraversano l’Africa sognando l’Europa; proseguendo col polacco The Green Border di Agnieszka Holland, Premio Speciale della Giuria, un’opera necessaria sulle tante sfaccettature della vicenda migratoria sul fronte est-europeo.
I due premi più importanti vanno, come prevedibile viste la valutazioni della critica internazionale e le risposte entusiastiche del pubblico a – rullo di tamburi – Evil does not exists di Ryusuke Hamaguchi (Gran Premio della Giuria), storia degli abitanti di un piccolo paesino di montagna che si trova a confrontarsi con la costruzione imminente di un glamping, e Poor Things di Yorgos Lanthimos di cui abbiamo già scritto, che con la vittoria del Leone d’Oro per il miglior film si proietta verso una stagione dei premi promettente.

Sorpresa invece per i vincitori delle Coppe Volpi: Peter Sarsgaard che interpreta un paziente affetto da demenza in Memory di Michel Franco e Cailee Spaeny che indossa i panni della giovane Priscilla Presley nell’attesissimo biopic di Sofia Coppola, Priscilla. Altra sorpresa, meritata, per la sceneggiatura di El Conde di Pablo Larraín, che vince il Leone alla miglior sceneggiatura insieme al sodale Guillermo Calderón.
Un’edizione caratterizzata da grandi nomi e grandi aspettative, spesso tradite dall’effettiva qualità delle opere presentate. Discorso valido anche per i film italiani in concorso, ben sei, che nonostante i budgets importanti non solo vedono i premi da lontano, ma non sembrano riuscire a scollarsi di dosso quella patina di regionalità che li confina inevitabilmente a una dimensione nazionale.
Appuntamento al prossimo anno, nella speranza di ritrovare un concorso principale più competitivo.
Federico Benuzzi
Tommaso Quilici
Leone d’Oro per il miglior film: Povere Creature! di Yorgos Lanthimos
Leone d’Argento gran premio della Giuria: Evil does not exists di Ryusuke Hamaguchi
Leone d’Argento per la miglior regia: Matteo Garrone per Io, capitano
Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: Peter Sarsgaard per Memory
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Cailee Spaeny per Priscilla
Miglior sceneggiatura: Guillermo Calderón e Pablo Larraín per El Conde
Premio speciale della Giuria: The Green Border di Agnieszka Holland
Premio Marcello Mastroianni per attore o attrice emergente: Seydou Sarr per Io, capitano
