Quando un’opera diventa di dominio pubblico, ogni vincolo legale su quell’opera decade. E allora com’è possibile che una larga fetta di immagini di avvenimenti importanti per la storia dell’umanità, entrati a far parte della memoria storica collettiva, siano di proprietà di archivi digitali a pagamento come Getty Images? Richard Misek, il regista di A History Of The World According To Getty Images, tenta di rispondere a questa domanda.

Misek, nella realizzazione del film, e solamente per ottenere la licenza sulle immagini, ha speso la bellezza di quarantunomila dollari, pagati a Getty Images e aziende simili. Il cortometraggio (appena diciotto minuti) è un montaggio di otto filmati, di avvenimenti noti, i quali pur essendo di dominio pubblico non sono mai, o quasi mai, entrati a far parte della sfera pubblica, perché acquisiti da archivi digitali. Le riprese video, fatte salve quelle della Nasa di Apollo 14 e di Internet Archive, sono come ‘prese in ostaggio’ dalle aziende come Getty, che di fatto sono proprietarie di parte della memoria comune e costituiscono un vero e proprio monopolio. Col suo film, scaricabile e visionabile gratuitamente, Misek tenta di rendere giustizia a queste immagini restituendole alla comunità di spettatori.

Negli ultimi minuti del cortometraggio, Misek allarga la riflessione al potere delle immagini. Se è vero che l’atto di filmare è una possibile espressione del potere, e lo si vede dal porno fino ai processi di colonizzazione (certamente su piani e gradi differenti), è altrettanto vero, e il film lo porta bene in luce, che la filiera del potere non si ferma all’atto della ripresa ma va ben oltre arrivando fino alla riproduzione di tali immagini. L’immagine come strumento del potere può diventare, in un secondo momento e magari dopo un lungo processo di metabolizzazione, oggetto essa stessa di un altro potere, che la incatena e la confina dietro a paywalls privandola della propria libertà.

                                                                                                                                                       Tommaso Quilici