La Villa Savoye è una residenza privata, costruita da Le Corbusier tra il 1928 e il 1931 su commissione di Pierre Savoye. Esempio lampante del movimento moderno e, in particolare, del cubismo architettonico, in essa sono elencate le regole dell’architettura razionale moderna. Cinque sono i punti fondamentali del lavoro architettonico di Le Corbusier:
- I pilotis (pilastri): rappresentano le colonne cilindriche poste ad un ritmo perimetrale e disposte verso l’interno quasi simmetricamente, elevano la costruzione separandola dal terreno e dall’umidità e svolgono quindi la funzione portante;
- Il toit terrasse (tetto-giardino): ha la funzione di restituire all’uomo il suo rapporto con il verde. Tra i giunti delle lastre di copertura viene messo il terreno e vengono seminati erba e piante, rendono così lussureggiante e vivibile il tetto stesso;
- Il plan libre (la pianta libera): permette all’architetto di costruire l’abitazione in tutta libertà, disponendo le pareti e gli spazi a piacimento, senza necessariamente ricalcare il profilo dei setti sottostanti;
- La façade libre (la facciata libera): consiste nella libertà di creare facciate costituite da una serie di elementi orizzontali e verticali i cui vuoti possono essere tamponati a piacimento;
- La fenêtre en longueur (finestra a nastro): La facciata, ormai spogliata delle sue funzioni statiche, può infatti ora essere tagliata in tutta la sua lunghezza da una finestra che ne occupa la superficie desiderata, permettendo una straordinaria illuminazione degli interni ed un contatto più diretto con l’esterno.
Il piano superiore (o terrazzo) è il coronamento dell’edificio, che parte dal piano terra dove si trova il garage, fino a sbarcare, tramite una rampa, sul solarium, come sul ponte di una nave. Non pesa sulla struttura sottostante, ma anzi funge da coibente e garantisce agli ambienti del primo piano una maggiore frescura d’estate e un buon isolamento d’inverno. La casa, realizzata con un intonaco bianco, sembra quasi leggerissima, appoggiata su una radura verde. Appare come una scatola nell’aria. Si distacca dall’architettura organica: la villa, con un volume non indifferente, è ben svincolata dal contesto; la struttura si differenzia dallo spazio circostante, anche se si relaziona con esso; vi è una divisione netta tra natura e artificio.
Parlando di architettura si parla di qualcosa che ha una finalità precisa, che è quella di costruire degli spazi all’interno dei quali si svolgono delle funzioni pratiche. Nell’architettura realizzata in cemento armato, come in quella di Le Corbusier, la forma è svincolata dalla struttura, svolgendo piuttosto la funzione di decorazione: la bellezza di una struttura risiede, infatti, proprio nella sua forma.
Le Corbusier (1887-1965) pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris, è stato un architetto, urbanista, pittore e designer svizzero, che passò nella storia dell’arte come una leggenda anche per la fondazione del purismo, movimento estetico ideato nel 1918.
L’architetto afferma che le forme sono pure, semplici, lineari, belle e accattivanti ma soprattutto funzionali. La Villa Savoye è stata inserita tra i patrimoni dell’UNESCO: da decenni è considerata un edificio simbolico, un manifesto dell’architettura modernista.
Marica Di Giovanni