Nel momento in cui gli occhi dell’osservatore incrociano quelli del protagonista del dipinto, sarà impossibile non scorgere uno sguardo ridente e innamorato. E, osservando meglio, ci si accorgerà che quell’espressione felice appartiene proprio all’autore del quadro: il personaggio raffigurato è, infatti, lo stesso Chagall, che si autoritrae insieme a sua moglie, Bella Rosenfeld: in questo perfetto connubio di amore e libertà viene esplicata la loro speciale storia d’amore.
L’utilizzo del colore contribuisce a insinuare nell’osservatore una sensazione di calma e tranquillità, data dalla dominanza del colore verde nella rappresentazione della città sullo sfondo: si tratta di Vitebsk, luogo in cui il pittore aveva trascorso gran parte dell’infanzia e a cui era particolarmente legato. La rappresentazione della città, presentata in maniera quasi surreale e onirica, rimarca il legame d’origine, sottolineandone l’importanza e la perfezione rispetto agli altri luoghi in cui il pittore si troverà a dover vivere.

L’occhio dell’osservatore si sposterà, quindi, a notare l’elemento centrale del quadro: Bella, la moglie dell’artista, è raffigurata nell’atto di volare, aspetto questo che risulta particolarmente affascinante per chi guarda, tanto da poter assimilare la donna volante a un palloncino da tenere stretto o a un aquilone. Questo particolare potrebbe rappresentare il fatto che l’amore tra Chagall e sua moglie fosse talmente felice, perfetto e in equilibrio da permettere loro di sentirsi liberi e “leggeri”, in pace con sé stessi e con il resto del mondo.
È proprio questa sensazione di libertà a pervadere l’intero quadro, ed essa sembra essere racchiusa nelle mani del protagonista, quindi di Chagall stesso: mentre, infatti, nella sinistra egli tiene la mano dell’amata, nella destra porta un uccellino, altro simbolo di libertà e di amore per la natura. Inoltre, pare che pure il pittore si stia per librare in volo, trascinato dall’amore per la donna che è talmente forte da riuscire a portarlo con sé in un’altra dimensione.
Marc Chagall (Lezna, 7 luglio 1887 – Saint-Paul-de-Vence, 28 marzo 1985) fu un noto pittore russo neutralizzato francese. Di origine ebraica, fu uno dei massimi esponenti del Simbolismo, e iniziò la sua carriera artistica come ritoccatore nella bottega di due fotografi, ma di malavoglia, motivo per cui si trasferì presto a San Pietroburgo, dove frequentò l’Accademia Russa di Belle Arti: ciò gli permise di costruirsi una buona fama da artista, motivo per cui si traferì, poi, a Parigi, nel 1910. Nell’anno precedente, quando era ancora a San Pietroburgo, conobbe la moglie Bella, la protagonista del quadro analizzato, “La passeggiata”.
Il dipinto fu realizzato tra il 1917 e il 1918 nella città natale di Vitebsk ed è oggi conservato nel Museo di Stato Russo di San Pietroburgo. Si tratta di un vero e proprio inno all’amore nella sua forma più pura, per rappresentarne la carica emotiva, forte quanto il vento che fa librare in volo la donna amata. Si notano nel quadro influssi di tipo cubista, per cui l’artista sembra rifarsi a Cézanne, ed è significativo il fatto che siano stati realizzati molti Falsi d’autore di Chagall e dell’opera stessa, quasi a voler emulare la gioia straripante derivata da un amore così puro ed entusiastico da sembrare irreale.
Chiara Pirani