L’opera di oggi è “Il giuramento degli Orazi“, un vero e proprio capolavoro olio su tela che porta la firma di Jacques-Louis David. Il dipinto, risalente al 1784, è conservato al Louvre di Parigi.
La scena, che rappresenta lo scontro tra Roma e Albalonga, in cui a salvarsi è solo un Orazio, romano, che in tal modo decreta la vittoria della propria patria, si svolge nell’atrio di una casa romana illuminata: nel fondo, due pilastri e due colonne doriche dal fusto liscio sorreggono tre archi a tutto sesto, oltre i quali un muro delimita un porticato. Emblematica è la figura del padre che, con il suo mantello rosso, fa da spartiacque tra i due gruppi di personaggi: da una parte ci sono i tre romani, che giurano in nome della patria; dall’altra le donne, che, tristi, si accasciano le une sulle altre, cercando conforto reciproco.
Ciò che colpisce maggiormente, nell’attenta osservazione del dipinto, è l’essenzialità rigorosa, che si accompagna a un sobrio realismo, arrivando, tramite nuove allegorie, ad eroicizzare il presente, mediante l’evocazione del passato: in epoca rivoluzionaria, infatti, moltissimi rivoltosi trovarono nell’opera di David i valori simbolici dell’amore per la propria patria e della sua strenua difesa.
L’opera fu richiesta da Luigi XVI ed è simbolo della Rivoluzione: veicola, infatti, i valori dello storicismo e dell’amore per la patria, facendoli diventare “colonne portanti” del dipinto stesso. L’architettura, inoltre, è uno dei personaggi della scena, arrivando a ridursi sul davanti, grazie alla luce tutta particolare che permette di indagare le forme.
Il dipinto fu preceduto da studi preparatori: attraverso uno studio plastico, infatti, David testò la “reazione” dei panneggi alla luce, in modo da ottenere l’effetto desiderato.
Jacques-Louis David (Parigi, 30 agosto1748 – Bruxelles, 29 dicembre 1825) è uno dei massimi rappresentanti del Neoclassicismo, proponendo un disegno austero e povero di mezzi e perseguendo tenacemente tre importanti obiettivi: chiarezza del segno, purezza dell’immagine, semplificazione per mezzo del contorno netto.
Nell’opera, lo sguardo del protagonista è invitato a soffermarsi sui tre gruppi di personaggi, da sinistra a destra, passando dal coraggio eroico dei tre fratelli, approdando allo storicismo del padre, fino ad arrivare al sentimento delle donne, giungendo, pur nella loro diversità, a legarli indissolubilmente.
Chiara Pirani