Rineke Dijikstra è attualmente uno dei punti di riferimento della fotografia contemporanea. Nata a Sittard in Olanda, studiò ad Amsterdam, utilizzando fin da subito un approccio alla fotografia che includesse le persone come soggetti prediletti dei suoi scatti.
Nella serie che la portò all’attenzione mondiale, Beach Portraits o Beach Series (1992-1996), la Dijikstra cataloga un insieme di minorenni immortalati sui bagnasciuga di diverse spiagge europee, documentando le pose plastiche che essi assumono di fronte all’obiettivo. Ne emerge così una pellicola di impacciati adolescenti dai corpi languidi, in pose trionfali. Il costume, che a quell’età è molto probabile esser stato dall’adolescente rimediato dai guardaroba familiari, evidenzia nei ragazzi una serie di attributi fisici ancora in fase di sviluppo. Così, invece di aderire alla maturità fisica come farebbe in un corpo adulto, il costume da bagno traccia una pesante riga fluo sui loro acerbi attributi fisici, e sull’ irrequieto e comune desiderio dei protagonisti di rendere queste doti meritevoli trofei da esporre al mondo adulto.
Purché l’adolescenza possa esser considerata un passaggio fondamentale durante la maturazione di un individuo, la serie della Dijkrsta si erge ad archivio dell’ambiguità estrinseca di essa, servendosi dei suoi diretti interpreti: gli adolescenti. Dove noi vediamo un fisico in via di maturazione, i diretti protagonisti vedono un corpo, il proprio, precocemente maturo, ed assumono pose che secondo loro lo osannino al meglio; la convinzione con cui “posano da grandi” tradisce, poi, il loro reale stato altero, a metà, se vogliamo, tra un bambino ed un adulto.
È quindi possibile notare, nei soggetti delle foto di Rineke, due mondi, quello infantile e quello adulto, che si scontrano senza possibilità di reversione, finché il soggetto non avrà interiorizzato gli impulsi più infantili e domato i nuovi, rimosso ogni residuo di barriere adolescenziali ed accolto con passione le pressioni psicologiche della maturità. Rineke Dijikstra documenta tutti questi cambiamenti, sconvolgimenti tipici dell’età, con tenero occhio critico, lasciando in sospeso ogni giudizio e limitandosi a riprendere dalla distanza, con un profilo basso ed un angolo ad altezza infante, ragazzini e ragazzine che di fronte al flash dell’obiettivo si esaltano come divi della costa e modelli di una maturità pienamente conquistata.
Luca Parentesi