I dati non mentono: il 31,5 % (6 milioni 788 mila) delle donne in Italia tra i 16 e i 70 anni ha subito violenza fisica o sessuale da parte di un uomo nel corso della vita (Istat, 2014). Sebbene i casi di violenza siano in calo rispetto alle statistiche del 2006, la violenza sulle donne continua ad essere un problema allarmante anche nel progredito Ventunesimo secolo. La strada da percorrere è ancora lunga.
One Billion Rising, concepito dalla drammaturga ed attivista femminista statunitense Eve Ensler, nasce proprio allo scopo di condannare e porre fine alla violenza di genere. Il 14 febbraio, il Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna aderisce alla campagna di One Billion Rising con una serie di iniziative ed eventi nelle città della regione. Quest’anno, il tema attorno a cui ruota il flash mob internazionale è la rivoluzione volta ad abbattere quei presupposti culturali ed ideologici che permettono il perpetuarsi di violenze e discriminazioni contro le donne. A compiere l’opera di liberazione sarà la danza, che, come dichiara Eve Ensler, “ci unisce e ci spinge ad andare oltre”. Il linguaggio del corpo rende più potente il messaggio, più dirompente la comunicazione; il gesto fisico ci arriva con maggiore intensità emotiva, con la forza e l’immediatezza che talvolta le parole non hanno. Ma, soprattutto, la danza ribadisce un concetto preciso: il mio corpo mi appartiene.
L’impegno e la partecipazione faranno quindi la differenza nella riuscita degli eventi, e per quanti volessero avere ulteriori informazioni è possibile visitare la pagina seguente:
Micol Zanaga