Regia: Richard Tanne
In una calda giornata di estate della Chicago del 1989, due giovani colleghi in uno studio locale si incontrano per il loro primo appuntamento che dará inizio ad una grande storia d’amore. Lei una sicura e indipendente donna di colore nota come Michelle Robinson ( per adesso), lui un giovane affascinante conosciuto come Barack Obama, già sui primi passi per diventare il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti d’ America.
L’appuntamento, nonostante le reticenze di Michelle di considerarlo tale, porterà i due a conoscersi a fondo e a scoprire i principi che li accomunano e la loro voglia di cambiare il mondo, facendoli innamorare l’uno dell’ altra, per accompagnarsi nei momenti più importanti della vita.
Un film che racconta l’inizio della romantica storia d’amore di due dei personaggi che hanno segnato l’ultimo decennio.
In 80 minuti, il regista racconta come inizia l’intesa di Obama e signora nella Chicago della fine degli anni 80, facendo riferimenti al movimento New Negro e ai problemi di razzismo che si soffrivano (sopratutto per Michelle).
Ti amo presidente è un buon film da vedere: gli 80 minuti passano velocemente, nonostante raccontino di un solo pomeriggio e di vari cambi di umore.
Top 5 curiosità:
- Il film è costituito da una serie di testimonianze raccolte dal regista 10 anni fa, quando Obama era ancora senatore;
- L’attrice che interpreta Michelle, Tika Supter, è anche la produttrice, infatti dice: “non mi interessa se interpreterò o meno Michelle, il mio obiettivo è dar vita al film”;
- il regista pretese che gli attori provassero ancora prima di girare nel film delle lunghe scene (ci riuscirono anche grazie l’aiuto di skype);
- l’ attore che interpreta Obama, Parker Sawyers, leggendo il libro autobiografico del presidente, riflette sulla sua carriera, infatti dice:”Io recito solo da cinque anni. Non ho nessuna formazione, non ho neanche mai partecipato a una recita scolastica. Ma quello che avevo letto nel 2006 mi ha portato a pensare che avrei recitato e che sarei andato a Hollywood, proprio come Obama ha deciso di andare a Harvard. È stata una pazzia, ma ha funzionato”;
- gli attori durante le riprese avevano lo stesso carattere dei loro personaggi: la Sumpter molto seria e concentrata, mentre Sawyers sempre ottimista, tanto che la collega gli riconosce di non uscire mai dal personaggio.
Flavia Satta