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Dal 4 novembre fino al 19 marzo al Museo Pepoli di Bologna, in via Castiglione, 8, è esposta la mostra dedicata a Hugo Pratt e al suo personaggio più famoso: Corto Maltese, in occasione dei 50 anni dalla sua prima apparizione in “Una ballata del mare salato”.

Il palazzo che ospita la mostra ha anche una collezione permanente dedicata alla storia della città di Bologna, interessante riepilogo storico dalla nascita, tramite la cultura etrusca, passando per il florido periodo del medioevo e arrivando ai nostri giorni, con particolari e dettagli sulla nostra cultura, come il cibo o i personaggi che hanno aiutato a rendere la nostra città ancora più importante.

Mentre la parte dedicata all’esposizione mostra un’icona che ha fatto sognare generazioni di ragazzi e ragazze, con le sue storie di avventure che lo ha reso popolare, sdoganando l’arte del fumetto non più secondario ma degno di nota e interesse culturale.

La prima sala inizia con una video intervista totalmente in francese sottotitolata in italiano, con interviste allo stesso artista o a persone a lui vicine. In seguito, si parte direttamente con la mostra vera e propria, divisa su due piani del Palazzo Pepoli, dove si narra la vita dell’autore Pratt, che, come racconta un pannello esplicativo, nasce a Rimini nel 1927 e gira per l’Italia tra Venezia e Addis Abeba, poi nel 1950 compie dei viaggi all’estero. Poi, è un susseguirsi di strisce e immagini ad acquerello delle sue creazioni, con citazioni e spiegazioni delle storie costruite.

Bello, interessante e interattivo, anche per chi non è stato mai interessato al mondo del fumetto, anzi: può essere un ottimo modo per iniziare a capire e leggere una grande storia che ha reso Corto Maltese famoso in ogni paese e tradotto in centinaia di lingue.

Agnese Monari

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