RAT-MAN (foto 1)

Bentornati, cari lettori! in questo nuovo articolo tratteremo di un famosissimo fumetto italiano. Stiamo ovviamente parlando di Rat-Man, il famoso eroe creato dal genio di Leo Ortolani. Ma partiamo dall’inizio.

Il nostro eroe, alias Deboroh La Roccia, esordisce nel 1989 su una rivista supplemento della ben più famosa Eternauta; in seguito Ortolani e il suo personaggio furono notati da Marvel Italia, che nel 1997 fece esordire il personaggio con una propria collana a cadenza bimestrale, intitolata Rat-Man Collection. Inizialmente Rat-Man doveva essere una parodia dei principali supereroi americani, ma con il passare del tempo acquisì una propria storia, tuttavia restando legato al mondo del fumetto americano.
Deboroh si presenta non proprio come l’immagine che noi abbiamo del supereroe classico: è di bassa statura e di aspetto sgraziato.

Nonostante la sua professione sia quella del supereroe, ha sempre preferito mangiare, oziare o dedicarsi ad attività inutili e stupide piuttosto che allenarsi, e da questo deriva la sua forma fisica. Si crede uno dei più grandi supereroi mai esistiti, nonostante non abbia alcun tipo di potere, anzi, è totalmente privo di forza fisica, intelligenza e soprattutto di buon senso. La sua determinazione a voler diventare un supereroe gli deriva dal fatto di essere stato abbandonato dai genitori da piccolo e di essere quindi cresciuto con un’ammirazione verso quelli che lui chiama “uomini in calzamaglia”.

Tuttavia, pur essendo senza poteri, ha una sua bontà d’animo che lo porta istintivamente ad aiutare il prossimo, finendo però spesso per fare danni e complicare ulteriormente le cose. Nonostante ciò, in diverse occasioni sembra poter sentire la voce delle persone che hanno bisogno di lui e assumere l’aspetto di una figura muscolosa, “Il Rat-Man” (come lo chiama Deboroh) simile al possente e brutale Batman de “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller. Spesso Ortolani si rifà anche a uno dei grandi padri del fumetto americano, Jack Kirby.

RAT-MAN (foto 2)

Geniali sono le saghe parodistiche di film, serie televisive e altri fumetti, che vengono narrate sia nella serie principale che in albi speciali come: Il signore dei Ratti, Avarat, I Mercenari, Alien, 299+1 (300), The walking dead, Titanic e molte altre ancora.
Ma Rat-Man non è solo geniale idiozia, o sketch divertenti, Rat-Man sa anche travolgere le nostre emozioni con tematiche importanti, come l’amore, la famiglia o il conflitto interiore, tra bene e male, che tutti noi abbiamo nell’animo, e lottiamo con le nostre ombre, ed è appunto l’Ombra il principale villain dell’intera saga; insomma tematiche che mai ci saremmo aspettati di trovare in un fumetto del genere.

Soprattutto questo emerge nell’ultima saga, che si concluderà con il #122, che corrisponde anche con la fine della serie. Lo stesso Ortolani aveva da tempo annunciato di voler terminare le sue storie con il #100, ovvero quando credeva di aver detto tutto ciò che aveva da dire, ma poi la serie si è prolungata fino al centoventiduesimo, per permettergli di portare a compimento alcune linee narrative.

Ma siamo arrivati davvero alla fine?

Ebbene, per quanto riguarda la storyline di Rat-Man sì, ma possiamo ritrovarlo nel volume dello stesso autore C’è spazio per tutti, realizzato in collaborazione con A.S.I. (Agenzia Spaziale Italiana) e E.S.A. (European Space Agency) e racconta principalmente della vita sulla I.S.S., la Stazione Spaziale Internazionale.
Quello che possiamo augurarci è che il nostro caro Leo non smetta di appassionarci con le sue storie, e magari, chissà, potrebbe tirare fuori dal cinturone qualche altro albo speciale. Per citare Rat-Man vi saluto con “Fletto i muscoli e sono nel vuoto”.

Tommaso Amato

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