aretha-franklin-portrait-bw-1970-billboard-1548

L’icona per eccellenza del Soul, dell’ R&B, del Gospel si è spenta oggi all’età di 76 anni.

“Gravemente malata”, “sta morendo”. Titoli di questo tipo in tutte le testate da giorni. Colpita da un cancro al pancreas di cui si parlava già dal 2011, oggi i suoi familiari l’hanno salutata in home hospice a Detroit.
Aretha è stata una delle artiste più amate, più acclamate degli ultimi decenni.
Dagli anni ’60 al successo, nel 2017 aveva annunciato il suo ritiro.
Una carriera grandiosa, brani che tutte le generazioni conoscono e conosceranno.
Potremmo citare successi come Think  (1968), una celebrazione della libertà, delle donne in particolare. Ancora, potremmo parlare di brani meno conosciuti, come Look to the Rainbowun tributo a suo padre (il reverendo C. L. Franklin), contenuto nell’album del 1986 Aretha. 

Più di 50 album, la terza donna più premiata nella storia dei Grammy Awards, al quinto posto tra la lista dei 100 artisti più grandi nella storia della musica stilata dalla rivista Rolling Stone e prima donna a entrare a far parte, nel 1987, della Rock and Roll Hall of Fame. 

Difficile immaginare una storia contemporanea senza pensare ad una delle sue canzoni, al suo sorriso inconfondibile e a brani portati avanti come manifesti di rispetto e libertà.

Una grande artista, con un timbro inconfondibile e una potenza vocale difficilmente raggiungibile. Una donna che è nella storia, che non si è mai data per vinta, da imitare.

 

Sarah Corsi

 

Pubblicità