Bentornati cari lettori a un nuovo appuntamento con la rubrica InkComics. Oggi parleremo di uno dei personaggi più famosi dei Marvel Comics, ma non altrettanto fortunato nelle sue trasposizioni cinematografiche: stiamo ovviamente parlando dell’antieroe Venom.
Venom, uno dei principali antagonisti di Spiderman, venne creato negli anni ‘80 da David Michelinie e dal fumettista Todd McFarlane. Possiamo trovare i primi accenni del personaggio nella serie Web of Spider-Man (n. 18, settembre 1986, e n. 24, marzo 1987); segue poi la prima apparizione parziale (nascosto nell’ombra) in The Amazing Spider-Man n. 298, ma l’esordio vero e proprio è nel numero successivo, il n. 299 (maggio 1988).
Il nostro antieroe esiste per via della simbiosi tra Eddie Brock e il simbionte alieno appartenente ad una razza di parassiti amorfi. Inizialmente, il simbionte non era violento e spietato come i suoi simili, volendo distinguersi dal resto della sua specie e creando, perciò, un legame collaborativo con il suo ospite, prendendo da esso solo il necessario per sopravvivere e donandogli le sue conoscenze e abilità, lasciandogli inoltre il pieno controllo (contrariamente ai suoi simili, che sottomettevano l’ospite e lo privavano completamente della loro forza vitale, uccidendolo); di conseguenza, a causa del suo comportamento, il simbionte venne esiliato.
Durante le Guerre Segrete, svoltesi sul pianeta dove era stato esiliato il simbionte, Spiderman liberò involontariamente il simbionte dalla sua gabbia, unendosi a lui come se fosse un costume. Questo aumentò le facoltà fisiche di Spiderman (forza e l’agilità), oltre a conferirgli un fattore di guarigione più potente, creare estensioni di sè in caso di necessità e saper produrre e lanciare le ragnatele anche senza l’ausilio dei suoi vecchi lancia-ragnatele.
Tornato sulla Terra, Spiderman decise di tenere con sé il simbionte, ma poco tempo dopo essere tornato alla sua vecchia vita, iniziò ad accorgersi di un cambiamento nella sua personalità. Recatosi da Reed Richards (Mr. Fantastic) per fargli esaminare il costume, scoprirono che si trattava di un alieno che stava fondendo la sua personalità con quella di Peter, sfruttandone i poteri e iniziando a prendere anche decisioni al posto suo, arrivando ad essere estremamente violento. In tale occasione, scoprirono anche l’avversione del simbionte per le onde sonore intense, permettendo così a Peter di liberarsi del simbionte e rinchiudendolo in una campana di vetro. Il simbionte riuscì comunque a fuggire, cercando di ricongiungersi con il suo ospite.
Resosi comunque conto che ormai il legame con Parker era compromesso, l’alieno si rifugiò in una chiesa, dove dopo poco tempo incontrò Eddie Brock, un giornalista che odiava a morte Spiderman, perché lo accusava di avergli rovinato la vita: Eddie aveva intenzione di suicidarsi, ma il simbionte si unì a lui e ai suoi ricordi, trovando nell’odio verso Spiderman un fine comune che gli permise di essere completamente accettato dal nuovo ospite.
L’odio di Eddie Brock permise una fusione priva dei limiti imposti dalla coscienza di Peter Parker, dando così vita a Venom, un essere altamente letale. Il suo aspetto era molto simile a Spiderman quando indossava il costume nero, dal quale si differenziava per un’enorme bocca con denti aguzzi, una lingua affilata, zampe con artigli al posto delle mani e una massa muscolare molto più sviluppata.
Nel corso della sua storia editoriale, Venom ha avuto più di un ospite, passando da Eddie (ormai malato di cancro) a Mac Gargan (Scorpion), Flash Thompson (agente Venom), per ricordare i principali.
Tornando al film, Venom- Il film, ora nelle sale, è come il simbionte di cui narra le vicende, una materia informe che procede a singhiozzi nel disperato tentativo di sopravvivere. Molti sono a mio parere i suoi difetti: trama poco originale; tagli nel film che creano buchi tra una scena e l’altra; battute che non fanno ridere; una prima parte del film estremamente lenta e noiosa, seguita da una seconda forse troppo rapida; e per finire una CGI che ci rimanda un all’Hulk di Eric Bana del 2003. Apprezzabile comunque lo sforzo della Sony di avviare un proprio universo (dark) esclusivamente con dei villain, che devono in genere la loro notorietà al ben più noto Spiderman.
Non vi resta che andare a vederlo al cinema. “We are nerd!”
Tommaso Amato