G. Marshall, 2016

Qualunque problema ci possa essere, sei sempre mia madre.

Forse siamo un po’ in anticipo o fuori tempo, ma la verità è che, come molti sostengono, la festa della mamma andrebbe celebrata tutti i giorni. Perciò, se volete approfittarne per ringraziare la vostra, non c’è niente di meglio della visione di un film come questo, che ci ricorda quanto sia importante non dare nulla per scontato, soprattutto quando si tratta di dire “grazie” a colei che dovrebbe sentirselo dire ogni giorno.

Il regista mescola sapientemente cinque storie diverse, tutte accomunate dalla presenza di una madre e di un “mammo”, Bradley (Jason Sudeikis), costretto a fare da madre e da padre alle due figlie dopo la morte della moglie.

Alle prese con quello che si rivela essere uno dei mestieri più difficili del mondo, le protagoniste di questo film, Miranda (Julia Roberts), Sandy (Jennifer Aniston), Jess (Kate Hudson) e sua sorella Gabi (Sarah Chalke), si trovano a condurre la vita da mamma, quella vita imperfetta, ma piena d’amore, affrontando la lontananza dalla figlia, una separazione, il difficile compito di convincere una madre, un po’ troppo legata alla concezione “tradizionale” di famiglia, che l’amore non conosce etnia né genere.

Ogni mamma dovrà mettere da parte l’orgoglio e quel pizzico di autorità che spesso la contraddistingue, per lasciare spazio all’amore straripante per i figli, che va oltre ogni ostacolo o difficoltà da superare.

MD4

Augurandovi buona visione, vi lasciamo alcune curiosità sul film:

  • Nel film appaiono i figli di Julia Roberts (Hazel, Phinneas ed Henry Moder);
  • Il film ha ottenuto tre candidature ai “Razzie Awards”;
  • Per la Roberts, si tratta della quarta collaborazione con il regista, dopo “Pretty Woman”; “Se scappi, ti sposo” e “Appuntamento con l’amore”;
  • In Italia, il film ha incassato nelle prime due settimane di programmazione 384mila euro.

 

Chiara Pirani

 

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