Se siete alla ricerca di un bel lungometraggio da vedere in compagnia, Resta con me (2018) di Baltasar Kormákur è il giusto film per tutti i tipi di spettatori: dai più romantici agli amanti dell’azione e del thriller, senza dimenticare chi ha una vena più drammatica.

Due giovani innamorati ed avventurosi, Tami Oldham e Richard Sharp, salpano da Tahiti sotto un meraviglioso cielo stellato, ma improvvisamente un uragano di proporzioni terrificanti si abbatte sulla loro imbarcazione, lasciando Tami priva di sensi.
Al suo risveglio, la ragazza trova la barca distrutta e il suo ragazzo gravemente ferito. Senza alcun mezzo di comunicazione e lontana settimane di navigazione dal porto più vicino, Tami deve confrontarsi con una straziante corsa contro il tempo per salvare sé stessa e l’unico uomo che abbia mai veramente amato. Tratto da una storia vera, “Resta con me” è un film emozionante e coinvolgente.
Il regista e sceneggiatore Baltasar Kormákur riesce a coniugare l’amore folle dei due giovani con il desiderio di sopravvivenza e resistenza ai più improbabili ostacoli che Tami si trova ad affrontare.
Infatti, per la gran parte del film, non sono presenti personaggi secondari e i due ragazzi sono soli in scena; inoltre, le panoramiche sull’oceano immenso rendono ancora meglio il senso di solitudine che si può provare trovandosi dispersi in mezzo al mare.
Come in poche altre occasioni, il ruolo della protagonista femminile è quello di eroina, mentre quello del suo amato rimane secondario ma importante, perché gli egli dà alla protagonista la giusta motivazione per riuscire a farcela in questa avventura.
Augurandovi una buona visione, vi lasciamo alcune curiosità sul film:

  • Il titolo in originale è “Adrift”, forse in Italia tradotto con “Resta con me” per non associarlo ad un omonimo film “Alla deriva – Adrift”
  • Shailene Woodley (Tami), per interpretare al meglio il ruolo della sopravvissuta, ha perso molti
    chili
  • La maggior parte delle riprese si è svolta alle Isole Fiji, mentre quelle in interno in alcuni studi cinematografici della Nuova Zelanda
  • Shailene Woodley è stata contattata per il ruolo proprio quando fu arrestata durante la Giornata del Popolo Indigeno, per aver partecipato a una protesta pacifica contro la Dakota Access Pipeline
  • L’attrice ha raccontato di aver ricevuto la sceneggiatura via email e di averla persa nella sua casella di posta. Poi, un mese dopo, è andata a ricontrollare.

Flavia Satta

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