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Anch’egli figlio del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, luogo d’inizio della grande amicizia con Ennio Morricone, e degli insegnamenti del maestro Goffredo Petrassi, Bruno Nicolai è uno dei musicisti imprescindibili della storia del cinema italiano. Spesso noto per le direzioni d’orchestra a lui affidate da artisti del calibro di Nino Rota, Luis Bacalov e Carlo Rustichelli, senza contare la prolifica collaborazione con Morricone, vanta anche notevoli composizioni, purtroppo destinate, in molti casi, a film che non hanno avuto grande fortuna.

La maggior parte dei suoi lavori appartiene all’universo del cinema di genere: è questo il caso di La dama rossa uccide sette volte, film horror del 1972 diretto da Emilio P. Miraglia, al secondo lavoro con il compositore dopo La notte che Evelynn uscì dalla tomba dell’anno precedente.

La colonna sonora risorge nel 2005, quando viene rimasterizzata e pubblicata dalla Digitmovies su CD. La particolarità del disco risiede nella successione delle tracce, che corrisponde perfettamente all’ordine in cui appaiono nella pellicola; la storia è infatti ricostruibile tramite la lettura dei titoli. La musica è presente già nei primi secondi del lungometraggio, con le note del tema principale, La dama rossa uccide sette volte (preludio e titoli), cantate da una voce bianca, che danno vita ad una ninna nanna, inquietante espediente tipico del genere. Il preludio prosegue con l’entrata del clavicembalo, la chitarra classica e il charleston, che accompagnano la corsa delle due sorelle protagoniste. Poco dopo iniziano i titoli, durante i quali il tema assume completezza strumentale. La dama rossa appare & primo delitto e Interrogatorio vengono utilizzati come brani d’atmosfera per accentuare la suspense, caratterizzati da suoni dissonanti, particolarmente grazie all’organo e agli archi. Allo stesso modo sono sviluppate Ufficio vuoto, In cantina, Segreto terribile e La dama rossa appare, con l’aggiunta di frammenti del tema principale. In automobile può essere considerato un tema d’amore in stile bossa nova, anch’esso molto presente nel cinema di genere italiano, soprattutto nella commedia, così come Terzo delitto, quarto delitto, Incubo ed aggressione e Inseguimento e Settimo delitto sono tipici del poliziesco all’italiana, presentando elementi progressive.

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Con La dama rossa uccide sette volte, Bruno Nicolai ci offre una fantastica colonna sonora assolutamente da riscoprire; perfettamente inserita in un filone molto prolifico dal punto di vista musicale (ne sono esempi L’uccello dalle piume di cristallo (1970) o Una lucertola con la pelle di donna (1971), entrambi di Morricone) si distingue per ben 22 tracce, il cui completo utilizzo rende la musica quasi onnipresente durante la visione.

 

Francesco di Grazia
Roberto di Matteo

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