Il cortometraggio di Andrea Chinappi è stato presentato ieri in concorso al festival del cortometraggio bolognese.
Sanpietro è il portinaio tuttofare solitario e malinconico di un grande appartamento. Oltre alle sue normali mansioni come portinaio, egli ha un’inusuale abitudine: si introduce di nascosto nelle case degli altri abitanti cercando di ricostruire momenti passati in cui era felice. Da ogni casa visitata non porta via denaro o preziosi, ma elementi che lo aiutino a ricostruire un suo personale puzzle.
Questa perversa abitudine lo porterà a fare amicizia con Luca, un bambino che con la sua innocenza e semplicità riesce a restituire un attimo di felicità al vecchio portinaio.
“Sanpietro” ci parla di quanto sia effettivamente difficile, se non impossibile, capire le altre persone, e che i giudizi affrettati possono fare molto più male di quanto possiamo immaginare. Le persone sono complicate, ognuna con la sua storia e le sue paure, quindi l’unico modo per vivere serenamente il rapporto con gli altri è di prenderli esattamente per quello che sono, con la semplicità di un bambino.
Marco Andreotti