“YOUSEF”, cortometraggio vincitore del premio MigrArti 2018, narra la storia di Yousuf Amin, chef nato e cresciuto in Italia che ha appena ricevuto la cittadinanza italiana.

Nonostante sia italiano da anni, Yousuf è tormentato dall’atmosfera sospettosa che respira ogni giorno a causa della sua pelle nera. Attorno a sé vede un’Italia ostile e incapace di accettarlo come membro della comunità, comunità di cui lui stesso ormai non si fida più, rinchiudendosi nella propria solitudine e nel proprio tormento. “YOUSUF” indaga gli effetti del sentimento razzista non più latente che caratterizza gli italiani ormai da qualche anno sulla comunità nera, partendo dallo spaventoso e folle attentato di Macerata ai danni di immigrati di origine sub-sahariana. Mostrandoci il punto di vista di Yousuf, il regista Mohamed Houssameldin vuole farci immedesimare nella sua paura e nella sua incapacità di sentirsi a casa nel suo paese attraverso inquadrature ravvicinate e un attento uso del suono, vero attore principale del cortometraggio. Il respiro ansioso di Yousuf è infatti la colonna sonora principale del cortometraggio, un commento sonoro che caratterizza sempre le sue azioni quotidiane, un sentimento di cui non può liberarsi.    

Marco Andreotti

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