“Inanimate”, corto scritto e diretto da Lucia Bulgheroni, si presenta come una riflessione sullo scorrere del tempo, che non aspetta nemmeno che ciascuno di noi si renda conto che ogni attimo, nel momento in cui viene vissuto, è già passato. 

La protagonista, una bambola usurata e consunta, nonostante quasi non se ne accorga, viene catapultata nella sua routine quotidiana in maniera talmente rapida da non godersela affatto: mentre assapora il caffè è già con lo spazzolino da denti in mano; quando si sta preparando per uscire è già sul treno verso l’ufficio di lavoro. Sembra che tutto sia finto, che ogni cosa stia per andare in frantumi, anche la protagonista stessa. Ma c’è una via d’uscita a tutto questo?

Chiara Pirani

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