di Taika Waititi
Jojo Rabbit di Taika Waititi, candidato a sei premi premi Oscar 2020, sembra essere una delle commedie meglio riuscite degli ultimi anni, caratterizzato da black humor, coraggio e un cast stellare.
Drammatica commedia sul nazismo tratta dall’omonimo romanzo Come semi d’autunno di Christine Leunens, Jojo Rabbit ci sorprende mostrando un Hilter che fa battute e esce di scena saltando dalle finestre, e bambini che combattono la guerra come se stessero giocando a battaglia navale, nonostante in realtà siano dei veri e propri piccoli nazi-soldati.
Jhoannes Betzler “Jojo”, è un bambino di 10 anni che con l’aiuto dell’amico immaginario Adolf Hilter, interpretato da Taika Waititi che lo rappresenta in una chiave buffa e bambinesca, cerca di diventare un perfetto nazista. Vive con la mamma Rosie (interpretata dalla bellissima Scarlett Johansson), una donna costretta a fare da madre/padre amorevole e combattiva per il piccolo Jojo. Ironica, intelligente e decisamente “scomoda” in quel periodo storico per le sue idee di libertà e amore, Scarlett interpreta brillantemente questo personaggio che le conferisce una candidatura per l’Oscar alla miglior attrice non protagonista 2020. Rosie, partecipando attivamente alla Resistenza a Hitler, nasconde in casa Elsa (Thomasin McKenzie), una ragazzina ebrea che impara proprio dalla sua benefattrice le virtù dell’essere donna. Altri personaggi degni di nota sono il piccolo, paffuto e onesto Yorki (Archie Yates), fedele amico di Jojo e Klenzendorf (Sam Rockwell), capitano nazista omosessuale che viene rappresentato come una rock star anni ’80 con tanto di occhi truccati di nero, mantello colorato e sigaretta penzolante tra le labbra. D’altronde il regista ha dimostrato particolare gusto per i personaggi poco usuali anche in Eagle vs Shark, film del 2006.
La fotografia dettagliata e dai colori vivaci, invece, ricordano le inimitabili inquadrature del regista Wes Anderson: precise, simmetriche, dolci ma allo stesso tempo potenti, inusuali ma in questo caso perfette per raccontare una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale.
Assistiamo a scene estremamente simboliche come quando il piccolo protagonista, meravigliato, come solo un bambino di 10 anni può essere, insegue una farfalla prima di assistere ad un tragico evento che segnerà il passaggio da una fase all’altra della sua vita: dalla fanciullezza alla gioventù, dalla vita per gioco alla vita vera. Intelligente e emozionante, Jojo Rabbit ci fa divertire nonostante la portata dell’argomento trattato. Lo distrugge, capovolge e ridicolizza, regalandoci un punto di vista diverso e un finale…da vedere!
“Non sei un nazista Jojo, sei un bambino di 10 anni a cui piace indossare una buffa uniforme e che vuole fare parte di un gruppo“
Titti De Cristofaro