Dopo una serie di limitazioni volte ad evitare qualsiasi tipo di assembramento in luogo pubblico, le quali avevano portato alla chiusura delle sale cinematografiche in diverse regioni del Nord Italia, è arrivata lo scorso fine settimana, con il decreto della Presidenza Consiglio dei Ministri in vigore dall’8 marzo scorso, la procedura che ha imposto la sospensione di tutte le manifestazioni di carattere culturale aperte al pubblico, tra cui rientra ovviamente anche l’attività delle sale cinematografiche.

L’inevitabile colpo finale ad un settore che già nelle scorse settimane si era mostrato in estrema sofferenza a causa non solo del mancato apporto delle fondamentali regioni sottoposte a restrizioni, ma anche alla diffidenza palesata dal pubblico sull’intero territorio nazionale e, non ultimo, alla mancata distribuzione di film di richiamo (su tutti l’atteso Si vive una volta sola di Carlo Verdone).

Una situazione che già negli scorsi giorni aveva portato ad un crollo degli introiti cinematografici, con un calo che nel fine settimana appena concluso di attestava sul 95.41%. Sono bastati poco più di 90.000 euro al film di Giorgio Diritti Volevo nascondermi (recentemente premiato al Festival di Berlino per la Miglior interpretazione maschile e tra i pochissimi nuovi titoli giunti in sala nelle ultime settimane) per conquistare la vetta del box office.

Un mercato già boccheggiante che dopo il boom del mese di gennaio si assestava, prima dello scoppio dell’emergenza, su una crescita attorno al 20% rispetto allo scorso anno. Margine che nell’arco di due settimane si è drasticamente ridotto fino ad attestarsi su un esiguo 5.43%, con una prospettiva di perdita inesorabile ora che le sale rimarranno chiuse fino al 3 aprile compreso, salvo proroghe.

Contesto che costringe di fatto anche alla sospensione di questa rubrica, la cui utilità svanisce a causa della mancanza di dati in una situazione di mercato completamente in arresto. Nell’augurio che non si renda necessaria un’ulteriore espansione delle misure di contenimento del coronavirus SARS-Cov-2, diamo appuntamento ai nostri lettori per il primo lunedì di aprile 2020, in cui cercheremo di analizzare le conseguenze di questo provvedimento, il suo impatto sull’industria cinematografica e la sua auspicata ripartenza.

Andrea Pedrazzi

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