SEZIONE CE L’HO CORTO
La piccola Emma è una creatrice di mondi. Popola i muri scrostati della periferia con animali e storie che grazie a lei prendono vita. Proprio come tutti noi, che in qualche momento della vita abbiamo dato alle nuvole una forma e un nome. Nel caso di Emma è sufficiente una macchia, una saracinesca abbassata per far nascere un mondo, per trasformare una giornata oziosa in un’avventura.
Nel bel cortometraggio di Elisabeth Wilke, la protagonista non è semplicemente una sognatrice che scappa dalla realtà, anzi. Emma non sacrifica il mondo che le sta intorno per inseguire una qualche illusione, ma gli affianca le creazioni della fantasia per arricchirlo. Il grigio scenario fatto di treni, caseggiati precari, bettole non troppo igieniche e gatti scontrosi si colora di tinte pastello che lo rendono più sopportabile, più a misura di bambina.
Seguire Emma per questa decina di minuti è un piacere e un sollievo. Alla fine anche noi ci immergiamo con lei e ci facciamo la sua stessa domanda: “Anche gli elefanti possono nuotare?”.
Marco Lera