SEZIONE CE L’HO CORTO

Protagonista di questo cortometraggio della durata di circa dieci minuti è una ricerca estenuante, che narra la potenzialmente infinita riproducibilità del poster di un barbiere africano, di quello che viene definito il “Perfect Gentleman”.

Grazie al supporto di Google Street Views, la regista tedesca Lena Windish porta lo spettatore a viaggiare virtualmente in diversi luoghi, in cui provare a rinvenire la collocazione geografica del poster. Si passa da Touba, una metropoli situata in Africa occidentale, e si prosegue con parti del Ghana e della Liberia, ma la ricerca non va a buon fine in nessuno di questi luoghi. Un barbiere che opera proprio in Liberia indirizza la ricerca verso la Nigeria, perché il viso del Perfect Gentleman, secondo il suo parere, “sembra quello di un nigeriano”. I molteplici tentativi di ricerca saranno messi alla prova: c’è chi afferma di possedere il poster, ma chiede una somma consistente per l’invio, chi dice che l’oggetto della ricerca si trova a Berlino, chi sostiene che sia collocato in un negozio africano ad Amburgo. Ma, in tutti i casi, si tratta solo di un grosso malinteso. La regista arriva a coinvolgere nella estenuante ricerca diverse persone, basandosi sul fattore fiducia e sull’interconnessione del mondo globalizzato.

La pellicola mostra, in conclusione, come i confini tra originalità e riproducibilità si mescolino e si fondano, in un contesto in cui qualsiasi cosa può essere facilmente ristampata e riprodotta all’infinito.

Chiara Pirani

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