SEZIONE INTERNAZIONALE
Joey è un bambino della periferia irlandese che vive con la madre. L’unico luogo in cui si sente al sicuro è nel guscio che si è creato. Il suo punto di riferimento è l’atleta Conor McGregor (irlandese anche lui), combattivo al pari del robot Notorious Megadrive, lo pseudonimo che Joey si è dato per affrontare le avventure del suo mondo immaginario. Ma le avversità non tardano ad arrivare nel mondo reale: causa bulli di paese, e un violento compagno della madre, il piccolo-grande combattente sarà costretto a una precoce rottura del guscio.
Eggshell, dell’irlandese Ryan William Harris, racconta la storia della perdita della fanciullezza, una condizione che ogni essere umano prima o poi, nel corso della propria esistenza, deve affrontare.
Joey si fa portavoce di tutti quei bambini, schiacciati dalla violenza imprevedibile della realtà, che sono costretti prematuramente a uscire dalla propria scorza, costruita e protetta con fatica, per andare incontro a un mondo adulto che li cambierà per sempre.
«[…] Altri tempi, fanciullo, altra stagione!
Tedio è il presente, del passato ho solo
rimorso; l’avvenire è una minaccia. […]».
La citazione è presa da Umberto Saba, Il canzoniere. 1900-1954, Torino, Einaudi, 2014, p. 179.
Tommaso Quilici