Captive State (Rupert Wyatt, 2019)
Fantascienza, 109’
Lunedì 8 novembre, ore 23.05, su Rai4
Nella Chicago sotto il controllo alieno, Gabriel e Rafa sono due fratelli che hanno perso i genitori e che si ritrovano, chi suo malgrado e chi no, a far parte della resistenza. Il primo, il più giovane, viene tirato per il bavero dalla polizia collusa che vuole neutralizzare un gruppo di terroristi.
Trama tramosa e particolareggiata, ma senza garbugli. Scelta interessante, più dovuta al budget che a una motivazione estetica, quella di nascondere gli alieni, che porta però un senso di onnipresenza soffocante. Uno sci-fi (altissimo) su un’invasione, dove gli invasori si elevano a “legislatori” – come vengono chiamati gli alieni – e i poveri diventano più poveri e i ricchi più ricchi: dovrebbe suonare qualche campanella americana.
L’insulto (Ziad Doueiri, 2017)
Drammatico, 113’
Martedì 9 novembre, ore 23.10, su RaiMovie
Tony è un libanese del Partito cristiano che lavora a Beirut come meccanico. Un giorno fa cadere acqua dal suo balcone, che finisce sopra alcuni operai al lavoro. Inizia così una discussione con il capo cantiere, Yasser, che finisce col dargli del cane, facendo però così riconoscere il suo accento palestinese, particolare che scatena l’odio razzista di Tony, che lo porterà alle vie legali.
Esempio perfetto di idea semplice da cui erutta un film impossibile, L’insulto è un film coraggioso, che passa per diversi punti della pancia, arrivando a chiederci di togliere gli occhiali dell’ideologia per provare a fare qualcosa di rivoluzionario per i tempi: perdonare.
Federico Benuzzi