Verrà presentato per l’anteprima della tappa bolognese di Mondovisioni 2022 il documentario candidato al prossimo Academy Award di  Sushmit Ghosh e Rintu Thomas sulla testata giornalistica indiana Khabar Lahariya, creata e curata da un gruppo di donne Dalit, oggi di fama mondiale.

La rassegna organizzata da CineAgenzia in collaborazione con Internazionale fa approdare in Italia un lavoro incentrato sulla figura dell’informazione, sulla notizia scritta e sulla potenza di questa.

La redazione di Khabar Lahariya si prepara al passaggio al digitale.
In un Paese in cui ancora la gerarchia delle caste si impone in maniera intrinseca sulla popolazione, il progetto nato in un distretto dell’ Uttar Pradesh, composto da sole donne Dalit – termine utilizzato per indicare le cosiddette persone “fuori casta” – attivo dal 2002, ha scelto di intraprendere un percorso che gli possa permettere di acquisire più forza e visibilità. Si “armano” quindi di smartphone e iniziano a girare i propri servizi d’informazione, con non poche difficoltà. Le seguiamo nel lavoro e nella loro vita privata, entrando in una sfera più intima, quella delle mura domestiche, in una società patriarcale e gerarchicamente divisa nel profondo. Ci sono quelle di loro che non hanno mai preso uno smartphone in mano, quelle di loro che devono decidere tra il lavoro e l’onore per la famiglia e quelle invece che puntano già alle modalità di ripresa, al cambiamento e al mantenersi al passo con i tempi, per allargare la propria visibilità.

I registi le seguono nel campo, nella quotidianità di donne giornaliste ai piedi della scala sociale indiana. La gerarchia delle caste, abolita in India nel 1950, è ancora ben presente nella società. Le donne ne parlano all’occhio della telecamera con lucidità, lasciando quasi stupiti dalla nota di “normalità” che questo produce. Come ci vengono raccontati i cambiamenti del Paese, che nel 2017 si stava preparando alle elezioni. Il partito Bharatiya Janata Party (Bjp) sale al potere e viene scelto Yogi Adityanath come Primo Ministro dell’Uttar Pradesh, monaco Hindu già noto per il suo estremismo religioso. Questo porta tensione, sempre più ampia, tra la popolazione (che nel Paese proprio in questi giorni è stato chiamato nuovamente alle elezioni della sua assemblea legislativa). Al giorno d’oggi il partito conservatore sopra citato è stato riconfermato come il primo del Paese, ma purtroppo la notizia non ha smosso preoccupazioni a molti.

Per una donna Dalit l’idea di essere una giornalista professionista sembra un sogno impossibile, ma il senso della giustizia e la soddisfazione. L’occhio della telecamera riprende questa forma di resistenza e di vero e proprio eroismo. Il sito del Khabar Lahariya è visitabile anche dall’Italia e MondoVisioni è alle porte. Non perdetevelo!

Sarah Corsi

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