L’estate volge al termine, l’autunno è alle porte, e come ogni anno, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sta per aprire i battenti al Lido. Non ancora iniziata, si preannuncia già essere un’edizione importante, la settantanovesima, a novant’anni esatti dal battesimo del ’32. La Mostra quest’anno vede il ritorno in Concorso di registi noti al grande pubblico (Aronofsky, McDonagh, Iñárritu, Baumbach), accanto a nomi non meno importanti, ma più festivalieri, o già stati a Venezia (Fukada, Wiseman, Zlotowski, Panahi). Sui blocchi di partenza, a rappresentare l’Italia per la corsa al Leone, figurano ben cinque ‘atleti’: Susanna Nicchiarelli e Andrea Pallaoro, affiancati da registi d’esperienza come Guadagnino, Crialese e Gianni Amelio. Tanti altri sarebbero gli artisti da citare, ma troveremo il modo di farlo in seguito.

Per adesso vi lasciamo, con la consapevolezza che anche quest’anno Cabiriams sarà presente al Lido e, come di consueto, tenterà di farvi assaporare un po’ di Mostra, cercando di offrire la più ampia panoramica possibile sui film in Concorso, almeno finché gli occhi avranno voglia ed energia per rimanere aperti.

A tal proposito, riportiamo le parole di Bruno Barilli, scrittore e critico, inviato alla Mostra nel ’37:

«[…] l’esercizio di seguire attentamente cinque o sei film ogni giorno porta via addirittura la vista e costituisce uno sforzo per noi soprannaturale. Sono sedute, ogni volta, di oltre due ore lunghe. Il corpo riposa in poltrone comodissime, ma gli occhi si logorano e bruciano fino alla radice. Nel buio della sala durante queste proiezioni riservate ai reporters della stampa internazionale, ci son delle giornaliste straniere che hanno pensato a difendersi, assistendo allo spettacolo munite di specialissimi occhiali affumicati di misura e vetri grossi come quelli d’una maschera contro i gas. […] Del resto i film che dànno il colpo di grazia alla vista sono i film a colori; Per esempio i film di Walt Disney. […] Si ride, si ride di cuore, e ridendo si diventa un po’ ciechi».    («Omnibus, a. I, n. 22, 28 agosto 1937»)

Un pensiero d’epoca, ma valido tuttora e che ci sentiamo di sottoscrivere.

Non dimenticate gli occhiali da sole, e le scatole di collirio, oppure preparate il portafoglio per un bravo oculista. Ci vediamo a Venezia dal 31 agosto al 10 settembre!

Potete scaricare il programma completo a questo link.

VENEZIA 79 CONCORSO (in ordine di programmazione):

White Noise di Noah Baumbach (Usa)

TÁR di Todd Field (Usa)

BARDO, falsa crónica de unas cuantas verdades di Alejandro G. Iñárritu (Messico)

Un couple di Frederick Wiseman (Francia, Usa)

Bones and all di Luca Guadagnino (Italia, Usa)

Athena di Romain Gavras (Francia)

Monica di Andrea Pallaoro (Usa, Italia)

All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras (Usa)

Argentina, 1985 di Santiago Mitre (Argentina, Usa)

The Whale di Darren Aronofsky (Usa).

Les enfants des autres di Rebecca Zlotowski (Francia)

L’immensità di Emanuele Crialese (Italia, Francia)

Love Life di Kôji Fukada (Giappone, Francia)

The Banshees of Inisherin di Martin McDonagh (Irlanda, Regno Unito, Usa)

The Eternal Daughter di Joanna Hogg (Regno Unito, Usa)

Il signore delle formiche di Gianni Amelio (Italia)

Saint Omer di Alice Diop (Francia)

The Son di Florian Zeller (Regno Unito)

Shab, Dakheli, Divar di Vahid Jalilvand (Iran)

Blonde di Andrew Dominik (Usa)

Les miens di Roschdy Zem (Francia)

Chiara di Susanna Nicchiarelli (Italia, Belgio)

Khers Nist di Jafar Panahi (Iran)

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