“Ovunque tu vada, ci sono tre icone che tutti conoscono: Gesù Cristo, Pelé e Coca-Cola”

Non è necessario essere esperti di calcio per conoscere Pelè: il fuoriclasse brasiliano è un’icona dello sport al pari di Muhammad Ali, e la sua fama va ben oltre gli stadi. A pochi giorni dalla sua scomparsa, trovare parole per raccontare O Rei è impossibile; lasciamo parlare il piccolo schermo. Tra le varie pellicole che hanno come protagonista il numero 10 brasiliano c’è un documentario che ha catturato la nostra attenzione: L’ULTIMO SPETTACOLO DI PELE’. Uscito nel 2018 sulle piattaforme online e visibile ora su Amazon Prime Video, il cortometraggio racconta gli ultimi 90 minuti della carriera di Pelè attraverso le voci dei suoi protagonisti: compagni di squadra, dirigenti, avversari e tifosi.

Era il 28 agosto 1977, quando il re del calcio deponeva il suo scettro e, mentre il mondo rimaneva con il fiato sospeso, lui scendeva in campo per l’ultima volta. 37 anni, carnagione scura come l’ebano, ad ogni suo passo il cuore accelerava il ritmo delle pulsazioni; dall’altro lato della metà campo un ragazzino di nome Jim, biondissimo, con la pelle chiara, 17 anni, aveva il compito di marcare il re. Fischio d’inizio del match, l’inizio della fine. O Rei correva sull’erba con passo felino, maestoso, come una pantera, mentre il ragazzino gli stava addosso, tentava di bloccarlo in ogni modo. Alla fine, Jim riuscì a negare la gioia dell’ultimo gol a Pelè, e quando il direttore di gara fischiò la conclusione della partita, O Rei si sfilò la maglia e la lanciò indietro, come per lasciarsi alle spalle il passato e correre, con la stessa eleganza, nel futuro. Il documentario di Emanuela Audisio e Matteo Patrono pone l’attenzione sull’America degli anni ’60-’70, ancora estranea al fenomeno del soccer, e ne racconta la graduale conversione con la venuta di Pelè e di altri grandi campioni, europei e sudamericani. La breve durata del documentario e l’alternarsi di parole e filmati ufficiali ne rende piacevole e interessante la visione. Per chi, come me, è nato in un’altra epoca e non ha avuto il tempo di ammirare la bellezza del calcio di Pelè, questo documentario è l’ideale. Fa strano, tuttavia, riguardare quelle immagini con la consapevolezza che il 10 brasiliano non è più con noi.

Buon viaggio, O Rei

Giulia Galante

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