Au revoir Jérôme! – Adam Sillard, Gabrielle Selnet, Chloé Farr ( Francia, 2021) 

La vita, la morte e l’amore. 

Una formica è in grado di sollevare circa 100 volte il proprio peso

Il protagonista di questo cortometraggio – Jérôme – gira in lungo e in largo un paradiso fantastico, assurdo e infernale per ritrovare la sua amata, “passata a miglior vita” un anno prima. Un viaggio intricato, seppur concentrato nel tempo di visione di 8 minuti, in cui l’amore di chi ama sembrerà un limbo più che un happy ending

In un viaggio alla ricerca di ciò che si è perduto, nella seguita di chi ci mostra la via, tante volte si può raggiungere la perdizione, a tal punto da non riconoscere più il “paradiso” dagli altri due “mondi”. E allora, come Jerome, ci concentriamo sulla mancanza, sulla nostalgia e ci frantumiamo come vasi caduti dal balcone.

Ousmane – di Jorge Camarotti (Canada, 2021)

«La casa sul confine dei ricordi,

la stessa sempre, come tu la sai

e tu ricerchi là le tue radici

se vuoi capire l’anima che hai»

Edith soffre di demenza senile, si aggira per le strade innevate senza meta, mettendo a rischio la propria salute. Ha perso i contatti con la figlia e, rimasta sola, è costretta a una vita ricorsiva in cui ogni giorno potrebbe essere l’ultimo. Arriva in suo soccorso Ousmane, che vive nello stesso condominio con la famiglia. Anche Ousmane è un giocattolo rotto, ha lasciato le sue origini in un altro continente, ha perso i propri punti di riferimento e, come Edith, sente di aver smarrito la via, di aver lasciato qualcosa indietro.

I due si completano a vicenda. Il loro incontro ha generato una nuova famiglia, appena nata e profondamente necessaria per entrambi.

Contretemps – di Laurine Baille, Gabriel Gérard, Lise Légier, Chloé Maingé, Claire Sun (Francia, 2021)

Contretemps è un cortometraggio d’animazione che ci introduce nel mondo perfettamente misurato di Anna, affetta da un disturbo ossessivo compulsivo. Quando la sorella si dimentica a casa un pezzo importante dello strumento che dovrà suonare nel pomeriggio all’audizione, Anna è costretta a mettersi in gioco e a scontrarsi con la paura di uscire di casa.

Ognuno di noi ha, o pensa di avere, dentro dei mostri invincibili, specchi di paure irrazionali e all’apparenza irresolubili, ma che passati sotto la lente dell’esperienza diretta, dell’azione nonostante tutto, anche contro la logica, come nel caso di Anna, spesso svaniscono come bolle di sapone al sole.

Écorchée – di Joachim Hérissé (Belgio, 2022)

Le due protagoniste, sorelle siamesi, vivono in simbiosi unite dal polpaccio in giù. Una di loro è al comando, l’altra sopravvive alle prepotenze della sorella. Un giorno, la sorella più gracile uccide l’altra e si libera del cadavere. Col tempo, essa si rende conto che una parte dell’altra vive ancora e cresce, ogni giorno di più, dentro di lei.

Realizzato con la tecnica dello stop-motion, il cortometraggio ci mette davanti ad una storia macabra di amore e morte. La ragazza più esile, nonostante il tentativo di allontanarsi dai modi e dalle abitudini che la sorella aveva in vita, finisce, a poco a poco, con l’assomigliarle sempre di più, fino a compiere la trasformazione finale.

«A poco a poco nella vecchia casa più nulla s’accorse che Teodoro B. fosse mancato ai vivi […], per tal modo Teodoro B. viveva quaggiù un’altra volta»

Pasthèque – di Leila Basma (Libano, 2022)

Aprire la valigia dei ricordi ci aiuta a capire quanto siamo cambiati, a riconoscerci nei gesti del passato e nelle parole che ci hanno fatto crescere. Un omaggio alla bellezza, ai sapori e alla forza della memoria.

Lo staff di Cabiriams

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