LUNGOMETRAGGIO

– Voglio dire, perché scrivere poesie se nessuno le legge?
– Scrivo per quelli che non mi leggono.


Senza soldi né un tetto, Yves fa la parte del flaneur disinibito, che sceglie la precarietà della vita ai margini, vantandosi di non aver scelto la vanità di una sicura carriera da magistrato.


Il suo talento per la scrittura non è né alla mercé del giornalismo, né sarà piegato da compromessi con il mondo editoriale. O un tomo di cinquecento pagine formato A3 con poesie manoscritte con illustrazioni a colori oppure non si pubblica proprio niente. Ed è così che si ritrova a sottotitolare film porno per sordo-muti in un arido cubicolo, mentre le notti le passa a casa di Dyane e di suo figlio.


La regia bipolare di Yan Giroux tenta di tenere insieme lirismo e commedia, ma in montaggio pare un assemblage di film diversi. Da una parte il film a tesi che che tenta la via della satira sul compromesso tra arte e mercato, dilettantismo e maturità, creatività e conformità. Dall’altra l’astrattismo teso alla bellezza dell’immagine fine a sé stessa.


Ma nell’arte il confronto più interessante è tra espressione e inespressività. Ed è qui che il film stesso cade nel tranello, spegnendosi in una banalità da oroscopo: il compromesso, in amore come nel lavoro, è il segreto del successo. Tesi che il regista ha tentato di dribblare per proseguire fino a raggiungere la durata accettabile per un film profondo ma che non si vuole prendere troppo sul serio.


E alla fine, guardando il compito scolastico di Marc realizzato con la videocamera, ci si ricorda del Cameraman di Buster Keaton. Il film migliore è quello realizzato dalla scimmia.


Giulia Silano

Tutti i film delle Journées du cinéma québécois en Italie sono in lingua originale con sottotitoli in italiano disponibili gratuitamente sulla piattaforma Mymovies.it dal 24 al 31 Marzo 2021. Info: www.cinemaquebecitalia.com

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