Biography-of-Charles-Baudelaire

Gesù, ricordati dell’Orto degli Ulivi!
Tu pregavi in ginocchio, nella tua semplicità,
quello che nel cielo rideva al suono dei chiodi
che ignobili carnefici ti piantavano nelle carni vive.-

Charles Baudelaire – La rinnegazione di San Pietro

Tentando di sanare la frattura nata con l’uomo, e precisamente nell’istante in cui si azzardò a creare Dio, il Cristianesimo si è crogiolato per lunghi secoli nella beata immagine di un Dio non unitario, ma triplice, privo di una natura unitaria, bensì duplice, dove ogni sua manifestazione può essere riassorbita in maniera univoca nella figura del Padre.

E’ un discorso molto confuso, il cui unico risultato è rendere complicato un argomento impossibile, allo scopo di renderlo insindacabile. Baudelaire afferra questi concetti, li manipola e li separa, rendendo netta la distanza che ferocemente separa la natura umana da quella divina. Non esiste un dio che si è fatto uomo. Non c’è una Trinità da cui distinguere un Padre e un Figlio. I ruoli sono diversi e forse questa frattura è davvero insanabile. Perché il Dio baudelairiano è lontano e insensibile, un bambino cattivo e dispettoso, a cui nessun adulto si avvicinerebbe mai, né per fare una carezza, né per fare un rimprovero. Se potessimo averci davvero a che fare, tutti noi contempleremmo quel bambino da lontano, in un misto di odio e disgusto e, perché no, paura. Paura di farlo arrabbiare, paura di vederlo avvicinarsi e toccarci, paura di incrociare il suo sguardo.

La natura umana e quella divina non sono la stessa cosa: la prima dipende dalla seconda, mentre quest’ultima è sorda ai suoi lamenti. Gesù non è più un “Dio che si è fatto uomo”. Gesù è uomo. Ed è solo. Sembra che il poeta abbia voluto sottintendere che se Dio  avesse voluto salvarlo, avrebbe potuto. E la sofferenza racchiusa nelle lacrime del Figlio, implorante verso il Padre, comunica l’unica verità certa e incontrovertibile: non c’è speranza, né redenzione. Il poeta intravede se stesso nella figura dell’uomo sofferente, inginocchiato nell’Orto degli Ulivi, anche lui abbandonato a una realtà di disillusione, ricca di buoni propositi che non vedranno mai la luce del giorno. E’ per questo che il poeta si ribella. La sezione “Rivolta” è dedicata proprio a questo: alla fine della cecità e delle false speranze. San Pietro ha agito nel modo giusto, rinnegando Gesù. E così rinnega un mondo vuoto, nel quale noi siamo solo marionette, il cui scopo è far divertire un grasso e grottesco Dio, che si crogiola nelle nostre grida e nelle nostre disgrazie. Sia lode a San Pietro!

Anna Sintini

 

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Copia di charles_baudelaire_1


 

 

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