Bentornati cari lettori a un nuovo appuntamento con la rubrica InkComics. Oggi parleremo di un evento epocale per gli appassionati di fumetti, ovvero l’uscita nelle sale del film Avengers Infinity War.
Diciamolo: Avengers Infinity War non ha molto a che vedere con la saga fumettistica da cui prende ispirazione il titolo, ovvero Infinity, se non per il fatto che gli eroi terrestri si trovano a dover fronteggiare tra i vari problemi anche Thanos. Questa saga fumettistica consiste in una miniserie di sei numeri, scritta da Jonathan Hickman e disegnata da Jerome Opena, Jim Cheung e Dustin Weaver, pubblicata negli USA dall’agosto al novembre 2013. La miniserie è servita da arco narrativo portante del primo crossover della nuova gestione di Hickman dei Vendicatori, dopo la chiusura della gestione di Brian Michael Bendis, durata otto anni. La storia si sviluppa anche in una lunga lista di tie-in sulle singole collane dedicate ai vari supereroi, che approfondiscono la vicenda principale dal loro punto di vista. Tuttavia, la maggior parte dei tie-in di Infinity sono presenti sulle due testate dei Vendicatori scritte dallo stesso Hickman (Avengers e New Avengers), estremamente importanti per la comprensione dell’evento, tanto da poter essere considerati dei veri e propri capitoli principali dello stesso. Oltre alla miniserie principale dunque (Infinity # 1-6), la saga si sviluppa anche su Vendicatori # 18-23 e Nuovi Vendicatori # 9-12, per un totale di 16 capitoli complessivi.
La storia ruota attorno ad un doppio pericolo: la misteriosa minaccia dei Costruttori, entità aliene che sembrano essere state addirittura responsabili della creazione dell’universo e che ora, per oscuri motivi, intendono distruggerlo. E la minaccia di Thanos, intenzionato ad attaccare la Terra per recuperare le 6 Gemme dell’Infinito, sottrattigli dai Vendicatori. L’attacco di Thanos ha inoltre efficacia per via dell’assenza di gran parte dei supereroi della Terra impegnati nella battaglia contro i Costruttori.
Riguardo il film, la ricerca delle Gemme dell’Infinito da parte di Thanos è il filo conduttore che compone un mosaico cominciato dieci anni fa (quando uscì il primo film di Ironman) e che si è ingigantito di film in film. Le due gemme sulla Terra (quella della Mente, sulla fronte di Visione e quella del Tempo, all’interno dell’Occhio di Agamotto del Doctor Strange) riuniscono alcuni eroi, per poi dividerli nuovamente, e lo stesso succede con quelle nello spazio (quella del Potere, custodita a Xandar, quella dello Spazio, contenuta nel Tesseract in possesso di Loki, quella della Realtà, data in custodia al Collezionista, mentre l’ubicazione della gemma dell’Anima è tuttora sconosciuta), che trasformando il film in un carosello di microstorie e accoppiate inedite.
Ma Infinity War non è solo questo, è qualcosa di più. I protagonisti del film non sono questa volta gli Avengers o i Guardiani della Galassia, che assumono quasi un ruolo secondario, qui il vero protagonista è Thanos. Colui che ha macchinato dietro le quinte ogni cosa, che è stato la causa della formazione degli Avengers e che ora intende portare a termine i propri piani. È un film basato non sulla storia di alcuni eroi che tentano di scongiurare una minaccia, ma la storia di un villain che tenta di raggiungere i propri obiettivi. Perché in fin dei conti Thanos non è il solito villain usa e getta a cui siamo abituati; anche la sua controparte fumettistica è sfaccettata, e ci da l’impressione di un essere che, si vuole conquistare l’universo, ma che ha anche più volte contribuito a salvarlo, alleandosi anche con i suoi peggiori nemici; le sue azioni sono finalizzate al raggiungimento di un bene superiore convincendosi di essere nel giusto a tal punto da essere disposto a sacrificare ogni cosa, perfino la sua “umanità”. È un personaggio così razionale che quasi ci porta a capire il motivo per cui compie tali atti.
Il film comincia dal finale di Thor Ragnarock (clicca qui per l’articolo correlato), per poi separarsi in due sottotrame principali: una sulla Terra e una nello spazio. Vorrei dirvi molto di più su Infinity War, ma rischierei di fare grossi spoiler su momenti che mi hanno entusiasmato “all’infinito”. Che cosa dire in più se non che si tratta del più bel film dell’universo Marvel mai creato. Un film che come scoprirete vi trasmetterà tante emozioni. Non vi resta che andare a vederlo.
Tommaso Amato